Certi momenti, mi par di sognare, e ho paura di svegliarmi; e certi altri momenti, non so da che parola cominciare per ringraziar il Signore. Mi accade, specialmente quando chiudo gli occhi, di figurarmi che l'aria, dove sono, sia diventata azzurra, come nel cielo che è in alto; è una stranissima cosa, che farà, ne son certa, meravigliare anche lei. Con tutto ciò, non creda che faccia delle follie; anzi, sono molto quieta, perchè vedo che il Signore ha voluto aprire davanti a me una bella strada verde, con tanto sole e dei fiori a bizzeffe. Insomma, mi proverò a dirle tutto quanto; e non so proprio perchè, essendo così felice e contenta, provo come una specie di timore nel dirle tutte queste cose.... guardi che sciocchezza!
Si ricorda, quando le scrissi che volevo farmi monaca?... Per fortuna che la mia cara Madre Superiora mi consigliò di aspettare per provarmi la vocazione! Ora m'avvedo che avrei fatto un grande sbaglio! Ma allora m'era venuta quest'idea perchè avevo visto a morire la mia povera compagna Giulia Ferranito (ah! che dolore fu quello per me), e la mia cara amica Teresa Reccadei era uscita di collegio, e avevamo avuta in convento la vestizione di Maria San Fermo; cerimonia che mi aveva fatto un grandissimo effetto. A dir vero, avevo anche un altro motivo, ma quello non l'ho mai detto. M'era venuta una gran malinconia, perchè al giovedì tutte le altre allieve eran chiamate in parlatorio, e per me non veniva mai nessuno, mai nessuno! In quel giorno non facevo altro che piangere, e quando le mie compagne tornavano dalla grata e venivano, allegre, contente, a raccontarmi certe novità, io mi sforzavo a parere d'esser contenta anch'io, per non far loro dispiacere.
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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano 1884
pagine 180 |
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Madre Superiora Giulia Ferranito Teresa Reccadei Maria San Fermo
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