Ecco! l'aveva trovato il modo.... Contentarlo nelle piccole cose. Ah! ora sapeva!
Milla era felice. Il suo Giuliano era tornato di buon umore. Si divertiva un mezzo mondo mettendo la villa a soqquadro, rinnovando gli addobbi delle sale, il mobiglio delle camere, rimodernando da capo a fondo gli appartamenti. Aveva certo trovate artistiche tutte sue, sapeva combinare meravigliosamente quanto, oltre alla ricchezza, rivela in un appartamento, il carattere e l'immaginazione signorile di chi lo abita. Una vera legione d'operai s'era stabilita alla villa, e, con una rapidità quasi magica, l'interno della casa andava assumendo un nuovo e più brillante aspetto. Il creolo sapeva dar gli ordini necessari, e Milla, ch'egli non consultava mai, era in uno stato di continua ammirazione. Eppure, certe volte, in mezzo al suo entusiasmo pel talento di Giuliano, un pensiero malinconico le si levava in cuore: ecco, le vecchie cose se ne andavano tutte, una per volta. Errava, con passo lento, quasi timido, in mezzo a tutta quella novità fresca di ricchezze e d'eleganza, che per lei non avevano nessun ricordo, nessuna attrattiva di segreta intesa. Astianello si mutava; era una bella cosa, senza dubbio, ed era giusto che, dal momento ch'essa aveva acconsentito a ricevere, i suoi ospiti avessero a trovare in casa sua tutto ciò che probabilmente avevano in casa propria; ma tant'è.... E un giorno, in cui Giuliano le chiese ridendo dove andrebbero a far dimora durante gli otto giorni indispensabili per rinnovare quella loro antiquata camera da letto, Milla si sentì una gran stretta al cuore.
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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano 1884
pagine 180 |
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Giuliano Milla Giuliano Giuliano Milla Astianello
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