- Giuliano!... ah! Giuliano!
Nel silenzio del salotto suonò il rumore dolce d'un bacio. Poi ella scappò via dicendo:
- Vado a scrivere.
Egli s'alzò per tenerle dietro, per dirle: lascia stare, non voglio.... Poi rimase irresoluto, sopra pensiero.
- Puh! - disse poscia, tornando lentamente indietro, - lasciamo correre.... Come la prenderà lei?... Non verrà.... forse.... anzi certo.... non verrà.
Accese un sigaro.
- Sarei curioso, pensò, di vedere cosa dirà.... Dopo tutto, era impossibile che non c'incontrassimo quest'inverno.... E se viene?... Ebbene, vedrà come sono le cose, e che non ho perso nulla.... lasciandola.
Il sigaro non si voleva accendere.
- Curioso - continuò il Duca, parlando sempre tra sè. - Curioso davvero.... Che idea da stordita ha avuta Milla!... Imparerà a vestirsi, ciò le gioverà.... E se non venisse, quell'altra?... Diavolo d'un sigaro, non vuol saperne d'accendersi.... Tout passe, tout casse, tout lasse! Chi sarà ora?... Ancora il Viscontino?... Eh! sapremo!... Quando si dice il caso! Per fortuna che son sicuro di me stesso e che....
Non finì il pensiero. Lo sigaro s'era acceso, ed egli fumava coll'intima delizia d'un esperto.
- Non verrà! - disse risolutamente al fumo azzurro del suo sigaro. - Non verrà!
- Ecco - pensava, dal canto suo, Milla con una specie di gaiezza nervosa. - Ecco l'avvenire sicuro.... - Ma nella gioia del suo trionfo era stanca, agitata.
Oh Milla! se tu avessi avuto tua madre!...
VI.
Quando la disdetta ci si mette, è inutile, non si può vincerla, nè impattarla.
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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano 1884
pagine 180 |
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Duca Milla Viscontino Milla Milla
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