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      - Ma col tuo talento.... - fu pronta ad aggiungere la Russa. - Perchè hai un bel negarlo, cara mammoletta, tu hai proprio del talento, e per tutto....
      - Trovi? - chiese Milla impetuosamente, dando, senza saper bene perchè, un accento di ironia a quella parola.
      La Baronessa ebbe un sorriso indulgente, quasi materno.
      - E tu non trovi? - chiese in tono sommesso.
      Un silenzio, freddino assai, successe a quella domanda.
      - Stupendo, - osservò Giuliano, alludendo al quadretto. Ma il suo sguardo inquieto errava da Milla alla Baronessa.
      - Non so, - rispose Milla quasi distrattamente. Vedeva sul viso di Giuliano una specie di malcontento nuovo; e vedeva sul volto di lei un sorriso dolce, pieno di benevolenza, che la turbava profondamente.
      Ah!... perchè l'aveva fatta venir lì quella donna così calma, della quale Giuliano ammirava tanto les toilettes!
      Olga aveva fatto una confidenza a Milla. Quelle sue famose toilettes non erano mica di Worth! Gliele mandava una sarta modestissima, un vero genio dell'arte, ancora ignoto. Ella sola l'aveva indovinata, e si guarderebbe bene di dar l'indirizzo di quella sua scoperta ad un'altra signora. Per lei però, per Milla, sì, avrebbe fatta una eccezione. Ma Milla, adducendo a scusa l'affezione da lei serbata alla sua vecchia sarta, aveva rifiutato:
      - No, grazie.
      - Ah! - pensò Olga; E quando udì quel "Trovi?" lo mise da parte assieme al "No, grazie."
      La Garbi s'era alzata per andar a cercare più in disparte un gruppo d'alberi meno difficili a copiare.
      Milla si vide sola fra suo marito e la Baronessa.


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Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano
1884 pagine 180

   





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