Ma l'agitazione nervosa che scuoteva tutta la sua povera personcina fu più forte di lei. Milla si sentiva smarrire, non ci vedeva quasi più, sentiva nelle orecchie uno scampanio stridente. Vacillava, e, per non cadere, s'appoggiò con ambe le mani a un tavolino lì presso.
Olga le corse vicino, e volle sostenerla. Milla, nel suo smarrimento, avvertì il pericolo di quel contatto, e provò un sentimento così violento di ripulsione e d'orgoglio che per un istante si riebbe, galvanizzata.... Si rizzò, diede un passo addietro, e dalle labbra smorte le uscì un "No" vibrato.... pieno d'odio e di ribellione.
Nella vasta sala da pranzo ci fu un momento di silenzio.... poco piacevole.
Poi, a un tratto, la Duchessa svenne.
VII.
Eran tutte nel salotto rosso, un po' agitate, un po' inquiete.
- Veramente.... Milla si era sentita male?... Oh! poveretta! Ma come.... perchè?... Forse, la stanchezza del ballo....
- Già - osservò la Garbi, - si vedeva, sulla fine, ch'era un po' abbattuta.
- No, - sentenziò una vecchia signora. - Sarà qualche cosa, qualche novità.
- Magari! - risposero in coro il più delle signore, con qualche sorrisetto....
- Davvero?... - osservò Olga, ch'era entrata in quel momento. - -Che bella cosa sarebbe, che felicità per entrambi!...
- Tu eri in sala, nevvero.... quando quella poveretta si sentì male? - chiese la contessina Ghisneri.
- Per l'appunto, mia cara, n'ebbi uno spavento grandissimo. Io ero scesa a déjeuner.... A un tratto, Milla comparisce sulla soglia, pallida come uno spettro.
| |
Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano 1884
pagine 180 |
|
|
Duchessa Garbi Olga Ghisneri Milla Milla Milla
|