- Mia! - continuò Drollino collo stesso accento - se lei fosse morta.... io l'avrei ammazzato.... sai?...
Uno dei cavalli vicini diè un forte strappo alla corda, e la palla picchiò rumorosamente contro la barriera.
- Ohe! - borbottò il mozzo, fra il sonno e la veglia.
Una gran quiete regnò in scuderia.
VIII.
Maggio e i suoi fiori, maggio e il suo cielo sereno, le sue nuvole passeggere e i suoi tepori precoci! Maggio che sorride alla villa d'Astianello, e Milla che sorride alle rose di maggio e d'Astianello.
In giardino ce n'è un'infinità, di tutte le qualità, di tutti i colori; ce n'è persino una tutta verde, che non è punto bella, e il cui arbusto costa un occhio del capo.
È una rarità, s'intende. Quella onesta varietà della specie avrebbe il buon senso di non voler nascere a casa nostra, ben sapendo quanto sfiguri in mezzo alle sue splendide sorelline. Ma noi, anzichè saperle grado del suo accorgimento estetico e della sua ritrosia, ne la castighiamo sforzandola invece a crescere stentatamente e a fiorire di mala voglia nei nostri giardini.
Milla è stata china, a guardar la macchia, per un po' di tempo. Finalmente si rizza, e, voltandosi, chiama:
- Giuliano!
Ogni traccia di malattia è scomparsa dal suo visino il quale è ormai più tondeggiante e suffuso d'un lieve incarnato. La personcina è sempre snella e minuta, ma le angolosità d'un tempo si vedono più. Milla veste un'elegantissima matinèe di mussola bianca ricamata, adorna d'un profluvio di fiocchi azzurri e fiorellini rosa.... Sta veramente benino quella gentile creatura; il vento fresco del mattino le ha alquanto scomposta la capigliatura, ed i capelli biondi piovono alla rinfusa sulla fronte, adombrando quei cari occhi castani, pieni di luce, di gioia e d'amore.
| |
Mia
Romanzo
di Ines Castellani-Fantoni Benaglio (alias Memini)
G. Galli Editore Milano 1884
pagine 180 |
|
|
Drollino Astianello Milla Astianello Milla
|