Quanta sia poi l'importanza della unitá di luogo, è da vedersi in quelle tante pagine che in favore di lei avrebbe dovuto scrivere Aristotile. E il ribellarsi da Aristotile, parlante o tacente ch'egli sia, sarebbe infamia.
Per decreto de' "romantici" la mitologia antica vada tutta in perdizione. Ma pe' gorghi Strimoni! questo ostracismo lascia egli sperare briciolo di ragionevolezza in chi l'invoca? Perché rapirci ciò che ne tocca piú da vicino? E come prestar venustá alla lirica, come vestire di veritá i concetti, di splendore le immagini, senza Minerve, senza Giunoni, senza Mercuri, che pur sentiamo apparire ogni notte, in ogni sogno, ad ogni fedel cristiano? come parlar di guerre senza far sedere Bellona a cassetta d'un qualche coupé, senza metterle in mano la briglia d'un paio di morellotti d'Andaluzia? E non è noto forse, per deposizione di tutti i soldati reduci, com'anche a Waterloo quella dea sia stata veduta correre su e giú pel campo, vestita di velluto nero, con due pistole nere in cintura e con in testa un cappelletto nero all'inglese?
Ut pictura poësis
. E ciò che concedete alla pittura lo avete a concedere anche alla poesia, a dispetto della persuasione e delle dimostrazioni irrefragabili del Lessing. E sapete perché? Perché lo ha detto chi poteva dirlo, chi poteva con piena potestá comandarlo, chi aveva rubata al papa l'infallibilitá, prima che il papa nascesse, Orazio insomma. E zitti per caritá.
Non è maraviglia poi se genti farnetiche, le quali mischiano psicologia fino nel parlar di canzoni, vestono oggi il sacco del missionario, ed esclamano: - Voi, italiani, avete un bel suolo, un bel cielo, una bella lingua; ma dei tesori intellettuali, di cui va ricca oggimai tutta insieme l'Europa, voi non ne possedete quanto certi altri popoli.
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