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Fra le molte opere filosofiche e letterarie del signor Federigo Bouterweck(18) non ci pare la meno importante questa che annunziamo. L'autore ne mandò alle stampe il primo volume l'anno 1801, e cosí via via gli altri fino al decimo, che uscí in luce lo scorso anno e che ce ne promette per lo meno un altro ancora.
Quest'opera, che contiene l'analisi di tutta la letteratura moderna dal risorgimento de' buoni studi fino pressoché ai giorni presenti, meriterebbe una traduzione italiana, specialmente per ciò che si riferisce a' popoli non italiani.
Le letterature straniere non sono comunemente troppo conosciute in Italia, quantunque pur tanto qui se ne parli da taluni o per lodarle o per biasimarle, secondo che la moda od altri impulsi meno innocenti comandano. E l'opera di un filosofo, che, netto d'ogni pregiudizio nazionale od individuale, consacra la propria mente alla limpida contemplazione della veritá per solo amore di essa, e parla del bello e del brutto che trovasi nelle varie letterature, investigandone finamente le ragioni e spargendo ne' propri scritti gran copia de' lumi del suo secolo, riescirebbe forse di non poco vantaggio all'Italia ed opportunissima alla tendenza attuale della nostra civilizzazione.
Ne' tempi addietro coloro, che in Italia conoscevano alcun poco la letteratura de' greci e quella de' latini e la nostra, reputavansi dottissimi. Quindi que' dottissimi, riposando tranquilli col sentimento della gloria giá facilmente ottenuta, non pensavano mai a rivolgere i loro studi alle letterature moderne degli oltramontani.
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