Insieme a questa idea nobilitata dell'amore emerse pe' poeti moderni, specialmente di Francia, d'Inghilterra e di Germania, una nuova luce; da che i nuovi popoli, vantaggiando piú e piú sempre nella cognizione del cuore umano, poterono chiamare in soccorso della poesia mille e mille veritá psicologiche, intorno alle quali nel mondo antico appena alcuni pochi filosofi s'erano occupati. Cosí le passioni umane analizzate piú profondamente somministrarono nuove modificazioni d'accidenti e tinte piú risentite a' poeti; e l'Europa ebbe Shakespeare.
L'amore delicato e casto si associò facilmente coi sentimenti religiosi. Quanto ad un greco non sembrerebbe, anche per questo lato, incomprensibile il nuovo gusto! Eppure illustri filosofi hanno osservato che nel naturale entusiasmo dell'amore v'ha qualche cosa di religioso. Bastava dunque che i sentimenti amorosi venissero ad incontrarsi co' religiosi, perché da questi misteri del cuore la fantasia poetica derivasse assai novitá. Negli amori di Dante per Beatrice, in quei del Petrarca per Laura, noi vediamo un misto perpetuo di raffinamenti, di galanterie, di pensieri religiosi, di timori, di speranze, di rimorsi, che formano un complesso caratteristico della nuova passione.
III. - Il terzo contrassegno originale della poesia moderna è una certa quale tintura, piú o meno appariscente, di vera o falsa erudizione.
Lo scopo immediato della poesia non è giá l'interesse scientifico, bensi l'interesse estetico. L'erudizione, siccome non forma il poeta, cosí non può essere per se stessa argomento immediato di poesia.
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