Nel leggere il libro della Domesticité non possiamo tenerci di ammirare nell'autore di esso, il signor Grégoire, l'uomo onesto ed il vero filosofo; non possiamo negare a questo antico presidente della "Societá degli amici de' negri" la simpatia, il rispetto, l'amore ch'egli merita come esempio vivo di operosa filantropia. Una nuova edizione recentissima di questo libro ci sia sufficiente occasione per poter parlare di esso anche dopo i quattro anni da che uscí per la prima volta alle stampe.
Il protettore de' negri, quegli che fino dal 1791 perorò altamente contra l'infame tratta di quei meschini, e sollecitò l'abolizione della loro schiavitú, manifestandone tutta l'ingiustizia, di rizza ora all'umanitá parole di propiziazione in favore d'altra gente infelice. Nel libro sulla Domesticité il signor Grégoire esamina la condizione de' servitori d'ambo i sessi in Europa; discute i mezzi co' quali renderla meno sciagurata per se stessa e piú giovevole alla societá civile; e con quella eloquenza che non è insegnata nelle scuole, ma che procede direttamente dalla bontá del cuore, cerca di trasfondere ne' suoi lettori la caritá virtuosa di cui egli sente l'impero sull'anima propria.
L'autore dá uno sguardo franco, ma rapidissimo, alla storia de' popoli antichi, e considera lo stato degli schiavi presso i greci ed i romani. Il barbaro modo, con cui in generale venivano oppressi gli schiavi da quelle due nazioni tanto venerate da' nostri pregiudizi scolastici, concorre anch'esso a giustificare la generositá dell'ardimento di coloro che, paragonando la somma de' nostri costumi presenti a quella de' costumi de' tempi remoti, niegano all'antichitá quel cieco ossequio superstizioso che ci è imposto come obbligo dalla servile pedanteria, e tributano invece una piú sentita riverenza alla ragione umana che si fa monda attraverso dei secoli.
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