Per me risponde la tattica comunista consigliante di agire all'interno delle corporazioni e per rivendicazioni economiche.
Per me risponde, anzitutto, la rassegnazione del proletariato italiano, specie di quello industriale. Attendere che il popolo si risvegli, parlare di azione di masse, ridurre la lotta antifascista allo sviluppo e al mantenimento di quadri di partito e di sindacato invece di concentrare mezzi e volontà sull'azione rivoluzionaria che, sola, può rompere l'atmosfera di avvilimento morale in cui il proletariato italiano sta pervertendosi interamente, è viltà, è idiozia, è tradimento.
La polemica con Carlo Rosselli
Una lettera di Camillo Berneri(6)
Caro direttore di Giustizia e Libertà,
leggo nel tuo giornale una lettera di U. Consiglio, che esiste. Dico questo perché qualcuno, horresco referens, ha supposto che si trattasse di un... anarchico redazionale. Ingiusta supposizione a carico vostro ma non del Consiglio; che, se fossimo massoni, avremmo tutto il diritto di definire un fratello dormente. Egli è, per natura, un orso, per giunta ipercritico. E da anni considera l'anarchia «il più radioso dei sogni!», come diceva il senatore Guido Mazzoni, nel corso di una sua lezione universitaria trattante, facile sarebbe l'immaginarlo, dell'Arcadia. Quanti possano essere i molti anarchici assorbiti ideologicamente da G. L. che hanno la fortuna di frequentare il Consiglio non mi è dato supporre. Al margine del movimento vi è un grande numero di ritirati, polarizzati dai vari movimenti di pensiero e di agitazione politica che hanno affinità con il nostro, e sono disposto ad accettare la cifra più alta.
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