Non sono ad esempio certo che siate dei federalisti e propendo a considerarvi degli autonomisti unitari a colorazione federalista legalitaria.
L'autonomismo unitario abbraccia tutti i sistemi di decentramento atti ad alleggerire lo Stato nel campo delle sue attivitā amministrative ma atti altresė a garantire al governo centrale il predominio politico. Tale autonomismo fu essenzialmente liberale-democratico (Minghetti, Ricasoli, Farini, Depretis, Crispi, Di Rudinė, Zanardelli, Sonnino, Bertolini, Lucchini, Jacini, F. S. Nitti, Amendola, ecc.); cattolico (Sturzo e P. P. I.); repubblicano (Mazzini, Mario, Ghisleri, ecc.); socialista (partito socialista nel suo insieme).
Il federalismo, senza tener conto di quello neoguelfo, ormai superato, č autonomista-legalitario e autonomista-libertario. Il federalismo legalitario č essenzialmente repubblicano (Ferrari, Cattaneo, Rosa, Bovio, Zuccarini e La Critica politica, ecc.) e non č, in sostanza, che una integralista concezione democratica dello Stato. Nel campo socialista fu del tutto singolare la propaganda federalista del Salvemini. Il federalismo libertario (Pisacane, Bakunin, Cafiero, Malatesta, Fabbri, ecc.) si č frazionato in tre correnti principali: una riallacciantesi al comunalismo kropotkiniano, una sindacalista, una sovietista. Attualmente, le due correnti principali sono: una comunalista-sindacalista-sovietista e una difficilmente classificabile, ma che si potrebbe, grosso modo, definire anarchica intransigente. Il giellismo mi pare situato tra l'autonomismo unitario del liberalismo-democratico, il federalismo repubblicano e il federalismo libertario.
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