L'autonomismo unitario ha probabilità di prevalere in questi casi: trionfo di una restaurazione liberale-democratica-cattolica; trionfo del partito comunista; trionfo della socialdemocrazia; trionfo del partito repubblicano. Il federalismo legalitario ha probabilità di prevalere nel caso di una rivoluzione sociale nella quale non vi siano possibilità di egemonia totalitaria per i partiti autoritari e nella quale l'anarchismo possa costituire un potente dissolvente delle formazioni dittatoriali e accentratrici.
Il giellismo, teoricamente equidistante dall'autonomismo unitario e dal federalismo libertario, mi pare destinato a essere girondino (federalista) di fronte all'unitarismo giacobino, qualora questi si sia reso, o sia per rendersi, padrone dello Stato, o giacobino (autonomista unitario) se la rivoluzione l'abbia portato a un ruolo governativo. Nel primo caso c'incontreremo; nel secondo caso c'incontreremo egualmente, ma come avversari. Il giellismo non sarà girondino o giacobino per volgare camaleontismo, bensì perché a condizionare il suo atteggiamento saranno le diverse situazioni politiche. Soltanto un'aprioristica volontà di astensione dal ruolo governativo e una radicata concezione della rivoluzione permanente potrebbero far escludere la previsione di un opportunismo giellista nel corso della rivoluzione italiana.
Il giellismo, nel caso che veda l'utilità di battersi in nome del federalismo, troverà acerrimo nemico il partito comunista, il cui federalismo non è che la maschera di un autonomismo unitario.
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