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      Quanto alla soppressione dello Stato, come mèta, noi non ci stacchiamo affatto dagli anarchici. Affermiamo che per raggiungere questa mèta, è indispensabile utilizzare temporaneamente contro gli sfruttatori gli strumenti, i mezzi e i procedimenti del potere politico, così com'è indispensabile, per sopprimere le classi, instaurare la dittatura temporanea della classe oppressa...
      «Lo Stato s'estingue nella misura in cui non ci sono più capitalisti, non ci sono più classi, e non c'è più, per conseguenza, bisogno di "schiacciare" alcuna "classe".
      «Ma lo Stato non è ancora completamente morto, perché resta a salvaguardare il "diritto borghese" che consacra l'ineguaglianza di fatto. Perché lo Stato muoia completamente, è necessario l'avvento del comunismo completo».
      Lo Stato proletario è concepito come forma politica transitoria destinata a distruggere le classi. Il gradualismo nell'espropriazione e l'idea di un capitalismo di stato sono alla base di questa concezione. Il programma economico di Lenin alla vigilia della rivoluzione di ottobre si chiude con questa frase: «Il socialismo non è altro che un monopolio socialista statale».
      Secondo Lenin:
      «La distinzione fra i marxisti e gli anarchici consiste in ciò: 1) i marxisti, pur proponendosi la distruzione completa dello Stato, non la credono realizzabile se non dopo la distruzione delle classi per opera della rivoluzione socialista, come un risultato dell'avvento del socialismo che si concluderà nell'estinzione dello Stato; gli anarchici vogliono la completa soppressione dello Stato dall'oggi al domani, senza comprendere quali sono le condizioni che la rendono possibile; 2) i marxisti proclamano la necessità per il proletariato di impadronirsi del potere politico, di distruggere interamente la vecchia macchina statale e sostituirla con una nuova, consistente nell'organizzazione degli operai armati, sul tipo della Comune: gli anarchici, reclamando la distruzione della macchina statale, non sanno bene "con che cosa" il proletariato la sostituirà né "quale uso" farà del potere rivoluzionario; essi giungono fino a ripudiare qualsiasi uso del potere politico da parte del proletariato rivoluzionario e rifiutano la dittatura rivoluzionaria del proletariato; 3) i marxisti vogliono preparare il proletariato alla rivoluzione mettendo a profitto lo Stato moderno; gli anarchici respingono questo metodo».


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Umanesimo e anarchismo
di Camillo Berneri
pagine 88

   





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