E Le Temps (18-3-37), dando i telegrammi di Burgos e di Barcellona relativi alla sospensione del quotidiano poumista, intitola: Aggravation des divergences politiques.
Qual è l'atteggiamento degli anarchici di fronte a questa lotta tra il P.S.U.C. ed il P.O.U.M.?
Il comunisteggiante settimanale parigino Vendredi (26-3-37) ha riconosciuto, con la penna di Marc Bernard, che gli anarchici «servent d'élément moderateur entre les deux partis qui s'affrontent avec le plus d'âpreté: le P.S.U.C. et le P.O.U.M»... «Ils adressent des adjurations à l'un et à l'autre parti pour que ces discussions demeurent courtoises, ils rappellent que tout l'effort doit porter contre l'ennemi commun».
Ed è effettivamente così. Un manifesto della Gioventù Libertaria di Barcellona dice:
«Noi non siamo disposti a solidarizzarci con coloro che pretendono di affondare alcuni compagni in un vergognoso discredito, per semplici appetiti politici, lanciando gigantesche ondate di calunnie e di infamie contro di loro, sapendo di mentire, come avviene contro la Gioventù Comunista Iberica.
«Gridiamo oggi con tutta la forza dei nostri polmoni: basta! basta! Non è giusto che, per appetiti malsani, si voglia eliminare una organizzazione che ha lottato e che continua a lottare, insieme con gli altri, per il trionfo della Rivoluzione spagnola».
Rispondendo al discorso pogromista di Comorera dianzi citato, Solidaridad Obrera, organo regionale della C.N.T., diceva il 6-2-37: «Se il compagno Comorera non se ne avesse a male, gli daremmo un consiglio fraterno.
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