Questo: sia prudente, controlli la sua lingua, dia prova di possedere quel senso di responsabilità che tanto raccomanda agli altri, abbandoni aspirazioni puerili e lavori nobilmente per la causa comune senza provocare con i suoi inopportuni interventi tempeste di indignazione, pensi che la vecchia politica non è tollerabile né sono consigliabili i suoi procedimenti, tenga presente che siamo in Catalogna, che la guerra è in corso e che lottiamo per la rivoluzione.
«Rompe pure la disciplina che noi tutti dobbiamo imporci, chi dice che coloro che criticano il Consiglio della Generalidad sono agenti provocatori che agitano i più bassi fondi sociali».
E l'alcade di Gerona Expedito Duran, della C.N.T., diceva in un suo discorso pronunciato nel corso della sessione municipale del 12-2-37: «È un'insensatezza, che nessuno crede, neppure quelli che la scrivono, dire che il P.O.U.M. serve il fascismo. Il P.O.U.M. ha ben dimostrato che è un partito nettamente antifascista e autenticamente rivoluzionario».
Analoghe dichiarazioni sono state fatte dalla C.N.T. di Madrid e, in generale, dalla stampa anarchica.
Un partito che ha avuto vari esponenti (Maurin, Etchebehere, Josè Oliver, Germinal Vidal, Pedro Villarosa, Louis Grossi, Louis Blanco, ecc.) caduti nella lotta e che occupa, nella proporzione tra i suoi quadri e le sue perdite, il secondo posto nella lotta contro il fascismo non può, senza che la verità sia velata e che si violi la giustizia, esser presentato come un amalgama di vigliacchi e di «agenti di Franco-Hitler-Mussolini», come continua a presentarlo la stampa del Komintern: dalla Pravda all'Humanitè, da Treball a Mundo Obrero.
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