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      In queste famiglie la monogamia non è una finzione, ma fiduciosa serenità di affetti che giungono ad una fusione spirituale sufficiente ad assicurare ai figli un'attenta ed amorosa cura, un'unità di indirizzi educativi quale nessun collegio modello potrebbe dare. In queste famiglie la vita tende all'unità che completa ed esalta. In queste case la madre esplica la propria funzione di naturale educatrice. Nessuna bambinaia, nessuna istitutrice, nessun maestro potrà surrogare l'opera di una madre esemplare. La donna buona, mite, forte è autrice, quasi sempre, del genio e della generosità dei grandi uomini. Quando in una festa in onore di Washington, questi apparve dando il braccio alla vecchia madre, che vestiva l'antico e modestissimo costume delle donne della Virginia, Lafayette, commosso dalla vista di quella donna, semplice quanto energica, esclamò: — Tali madri spiegano tali figli!
      Questa esclamazione potrebbe essere ripetuta per quasi tutte le madri dei grandi uomini.
      La corrispondenza tra la struttura etica della famiglia e le armoniche finalità dell'educazione è stata messa in rilievo da molti pedagogisti. Tra questi è l'Angiulli, che asserisce: «Senza la famiglia l'educazione manca di base.
      Ma l'educazione della famiglia appartiene massimamente nei suoi stati primitivi alla madre. Dalla madre l'uomo riceve il primo alimento, la prima sensazione, la prima parola, la prima idea, tutta quella serie di elementi fisici e psichici onde si forma il complesso della sua attività mentale.


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L'emancipazione della donna.
Considerazioni di un anarchico
di Camillo Berneri
pagine 60

   





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