Acheronte, Minosse, Caronte, il Can trifauce ben io conoscea nell’Inferno poetico; ma, in un con loro, il Limbo e i santi padri, e con essi in poca distanza Orazio satiro, Ovidio, Lucano, indi a poco un castello, ove stanno Camilla e Pentesilea con Ettore e con Enea, Lucrezia, Iulia, Marzia, Corniglia e Saladino soldano di Babilonia con Bruto, infin Dioscoride con Orfeo, Tullio con Euclide, e con tal gente i due arabi Averroe ed Avicenna, tutto ciò veramente m’era novissimo, e non sapea più dove mi fossi. Cerbero «il gran vermo», e una grandine che con lui tormenta i golosi, non è egli un supplizio ben pensato? Plutone, che comincia «Pape Satan Pape Satan aleppe», e a cui fo io complimento dicendogli «maledetto lupo», io che l’avea posto in un trono di re; il ghiaccio e il fuoco, le valli e i monti, le grotte e gli stagni d’Inferno, chi può tutto ridire? Oh che dannate e purganti e beate anime son mai quelle, e in qual Inferno, in qual Purgatorio, in qual Paradiso collocate? Mille grottesche positure e bizzarri tormenti non fanno certo gran credito a quell’Inferno né all’immaginazione del poeta. Tutti poi quanti sono ciarlieri e loquacissimi di mezzo ai tormenti, o alla beatitudine, e non mai stanchi in raccontare le strane loro venture, in risolvere dubbi teologici o in domandar le novelle di mille toscani loro amici o nemici, e che so io. Nulla dico de’ papi e de’ cardinali posti in luogo di poco rispetto per verità, mentre Traiano imperatore e Rifeo guerrier di Troia sono nel Paradiso.
| |
Minosse Caronte Can Inferno Limbo Orazio Ovidio Lucano Camilla Pentesilea Ettore Enea Lucrezia Iulia Marzia Corniglia Saladino Babilonia Bruto Dioscoride Orfeo Tullio Euclide Averroe Avicenna Satan Pape Satan Inferno Inferno Purgatorio Paradiso Inferno Traiano Rifeo Troia Paradiso Cerbero Plutone
|