XScrivasi su la porta di tutte le pubbliche librerie a grandi caratteri: «Ignorerai quasi tutto, che qui si contiene, o viverai tre secoli per leggerne la metà».
XIFacciasi una nuova città, le cui strade e piazze e case sol contengano libri. Chi vuol studiare, vada a vivere in quella per quanto tempo ha bisogno, altrimenti le stampe non lasceran presto alcun luogo alle merci, ai viveri, agli abitanti nelle città.
XIIUno spedale vastissimo sia eretto, la cui metà sia destinata per gl’italiani poeti non dalla natura ma dalla pazzia condotti a far versi; l’altra a chiunque pretenda di guarirli, e di far risorgere il buon gusto, e di toglier gli abusi della italica poesia con sole parole, ed esortazioni.
LETTERE SOPRA VARI ARGOMENTI DI LETTERATURA SCRITTE DA UN INGLESE AD UN VENEZIANO (1766)
A MILADI N. N.
Queste lettere sono vostre, siccome il fu l’autor loro, che le scrisse quasi con voi, né opinione o pensiero in queste espresse, cui non consultasse con voi come con giudice competente. Così v’avess’egli ascoltata, quando il focoso suo desiderio di nuove cognizioni lo spinse ad imbarcarsi su la flotta dell’ammiraglio Pocok e il condusse a perire su quel vascello male avventurato, che i nostri inutili voti portava in America! A me, intanto, par di salvare qualche reliquia di quel naufragio, dando in luce le lettere d’un amico nostro sì caro, e non sento rimorso di pubblicarle, poiché voi stessa, a ciò confortandomi, le lettere m’offrite ch’egli di Francia e d’Italia ne’ suoi viaggi vi scrisse.
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