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      È vero che i letterati m’hanno dato occasion di conoscergli, poiché io studio l’uomo volentieri. Ma per questo? Io ho studiato questa specie d’uomini ed ho trovato, come madama Cencin(8), una nuova specie di bestie. Fan molto bene in Italia i veri uomini di lettere a fuggir il titolo di letterati, come un affronto; poiché è avvilito da tanti pedanti, da tanti fanatici e peggio. Vedete a qual pericolo mi mettete con tale argomento, se mai si sapesse il nostro carteggio, e la mia libertà di pensare inglese, e un poco prussiano, su questi pregiudizi nazionali. Voi stesso, che siete filosofo, il sareste voi abbastanza, sentendomi criticare le opinioni e le pazzie degl’italiani? L’amor della patria è un amor proprio sotto altro nome ed è un pregiudizio, una puerilità, quando crede il bene e la gloria del suo paese dipendere da una commedia, da un sonetto. Questa pazzia, sapete, è la pazzia più dominante d’ogni nazione. Ho visto Parigi in tumulto, in sedizione, perché un bell’ingegno aveva detto male della musica francese(9). Si stamparon libelli a migliaia, si ruppero amicizie antiche, si venne talora alla spada(10), la guerra civile era al colmo tra i partigiani della musica italiana e quei della francese, e questi credevano di salvare la monarchia messa in pericolo dai trilli di Caffariello e dall’ariette di Buranello. Al mio arrivo in Londra, ho trovati due gran partiti e furiosi; io credea che si trattasse della libertà o del commercio tra questi nuovi Wighs e Torys(11): trattavasi d’una critica fatta da un bell’umore d’alcuni passi di Milton e di Shakespear: egli era accusato come ribelle, il giudice della pace faceva il processo, voleasi trattarlo come l’ammiraglio Bing(12). Egli aveva, veramente, criticati insieme con quegli antichi due o tre poeti moderni, servili imitatori di quei maestri e adoratori dei loro difetti, e questi erano i suoi accusatori e i difensori della patria e della maestà, com’essi dicevano, della nazione.


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Lettere Virgiliane - Lettere Inglesi e Mia Vita Letteraria
di Saverio Bettinelli
1758 pagine 205

   





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