Questo aumento avvenne in parte perchè il bottegajo trovò la fanciulla molto di suo genio, e in parte perchè Tribolo espose i grandi ostacoli che bisognava superare per vincere la sua virtù. I grandi ostacoli esistevano realmente, quantunque il mezzano, volendo presentare l'impresa come difficile per farsi pagar meglio, li avesse dichiarati prima ancora d'averne fatta la prova. Egli cominciò a tendere le sue reti a Cecilia, guardandola coll'occhio e col sorriso della bontà, volgendole parole garbate e facezie oneste ogni volta che s'imbatteva in lei, e le volte erano frequenti e non procurate dal caso. Abitando essa il piano superiore a quello di lui, doveva necessariamente passare dinanzi al suo uscio quando andava e tornava per le sue faccende. L'uscio era aperto, e il vecchio si trovava occupato ora a spazzolare il suo vestito, ora a nettare le sue scarpe, ed ora a stuzzicare il suo merlo in gabbia, senza parere che pensasse ad altro. Ecco belle e naturali occasioni di fermare la fanciulla, di cambiare parole seco lei, e d'invitarla a venir dentro per vedere il suo piccolo appartamento. Come poteva essa non corrispondere alle gentilezze di un vecchio così affabile, così lieto d'umore, e così onesto d'aspetto? Egli era il solo uomo in quella casa che le fosse simpatico, e col quale s'intrattenesse volentieri. Infatti, mentre gli altri la guardavano avidamente, le mormoravano propositi indecenti, e le mettevano le mani addosso, egli solo si mostrava rispettoso nel contegno e nel discorso.
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Tribolo Cecilia
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