Pagina (15/106)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - Così parlava Tribolo a Cecilia ogni volta che poteva averla a quattr'occhi; ma la fanciulla, turbata e scandalizzata, gl'imponeva silenzio, protestando che non voleva saperne di tali proposizioni, e che si sarebbe seco lui disgustata, quando non tralasciasse quell'argomento. Tribolo conobbe che l'impresa era malagevole, ma non pertanto desistette dalle tentazioni finchè la fanciulla se ne liberò coll'evitare possibilmente il suo incontro. Allora il vecchio malvagio pensò di attaccarla con altre armi, e di vincerla colle minaccie. Ecco perchè offrì ad Antonio il prestito di due talleri, colla quale astuzia si preparava un mezzo di spaventare Cecilia nella sua giovanile semplicità. Una sera che costei era discesa per attingere acqua, la fermò sul pianerottolo, e così le disse: - Giacchè sei ostinata a ricusare la fortuna che ti si offre, non parliamone altro, e seguita pure a vivere nella tua indigenza. Sappi soltanto che quel galantuomo non cessa dalle sue intenzioni di giovarti, ogni qualvolta tu ti disponga ad ascoltare il suo amore. Il tuo rifiuto non lo ha distolto dal pensare a te, e quando tu mutassi consiglio, è sempre pronto a fare il tuo bene. Io non ti dico di più su tale proposito, e tu sei libera della tua volontà. Siccome però in faccia all'amico tu mi fai passare per un uomo da nulla, ed incapace di rendergli un servigio, e siccome il mio amor proprio è molto irritato, così ho deciso di vendicarmi collo spogliarti di ciò che hai di meglio in casa. Io voglio essere pagato dei due talleri che ho imprestati a tuo nonno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Tre racconti sentimentali
di Paolo Bettoni
Borroni e Scotti Milano
1855 pagine 106

   





Tribolo Cecilia Antonio Cecilia Tribolo