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      Io per me sono lontano da ogni fastidio, perchè ho buona salute, mezzi da vivere, e tranquillità di coscienza. Alle volte però mi dolgo dei mali altrui, e penso con rammarico a certe vicende umane.... Ha ella veduto quel personaggio di poco fa?
      L'ho veduto, e credo anzi che vi siate disturbato per causa sua.
      Intanto che lavoro, se vuole ascoltarmi, io le racconterò la storia di quell'uomo, ed anche un poco la mia insieme.
      Molto volentieri, giacchè le storie sono la mia passione. Narrate pure, chè io vi ascolto senza perdere una sillaba.
      Per difendermi i piedi dal freddo, li cacciai provvisoriamente in un pajo di grosse scarpe da montanaro, che stavano li disoccupate e malconce, aspettando anch'esse il rimedio alle loro ferite. Quindi mi rassettai sullo sgabello, e delle tre o quattro posizioni convenienti all'ascoltatore, presi quella che denotava maggiore attenzione. Maestro Giacomo principiò a dire così:
      Quando io era giovane faceva il cacciatore di professione, e circa il tirar giusto, pochi altri mi stavano al confronto. Non lo dico per vantarmi, ma io trapassava un cappello collocato sopra un ramo d'albero a cinquecento passi di distanza. Più di dieci volte riportai il premio al tiro del bersaglio. Se avessi poi in un cumulo tutto il selvaggiume che ho ucciso, basterebbe a riempirne.... che so io?.... la nostra chiesa parrocchiale fin sotto la vôlta. Ella ride? In verità, non l'ho detta grossa. Il prodotto delle mie caccie è stato assai grande, e d'altra parte la nostra chiesa parrocchiale è piuttosto piccola.


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Tre racconti sentimentali
di Paolo Bettoni
Borroni e Scotti Milano
1855 pagine 106

   





Giacomo