Ci dice de Comminis al capitolo 12, libro sesto: che Luigi XI aveva paura di tutti gli uomini, e particolarmente di tutti coloro ch'erano degni di avere qualche autorità: sono i tiranni, che in oggi con le sostanze nostre le loro ingordigia satollano, altrettanti Luigi XI, anzi peggiori cui si potrebbe senza timore di sbaglio il detto di Sallustio con ragione applicare: Regibus boni quam mali suspectiores sunt; semper que his aliena virtus formidolosa est: vale a dire che paventano più i buoni, che i cattivi, e temono una virtù che non posseggono. Sono tanti Tiberj, che come dice Tacito, al libro primo dei suoi annali, non era un odio antico, ma le ricchezze, la destrezza, i talenti eguali alla sua reputazione, che avvelenavano i sospetti di Tiberio contro Arrunzio: sono però in oggi i quattro quinti del popolo italiano tanti Arrunzi, rispetto ai nostri Tiberj, per la qual cosa sempre più cresce l'inasprimento del loro cuore e fassi la loro tirannia progressivamente maggiore: in modo tale trovasi maltrattata la povera Italia che se lo stato d'altri paesi d'Europa potrà per avventura più, o meno sopportabile parere, quello dei governi della nostra penisola dal tempo in che il malvagio Castelreagh in seggio ripose gli antichi smaniosi tiranni, è tanto derelitto, rovinato, e vile, tutto và così di male in peggio, che l'indispensabile necessità d'un grande cambiamento, di un ordine di cose affatto nuovo, fassi più che altrove sentire; già ben lo scorgono i tiranni, ma vogliono illudersi, la credono ancora bastevolmente lontana, e si lusingano di poter tutta la loro vita in quell'atroce sistema continuare, lasciando poi ai sucessori la bisogna di porre ai loro imbrogli rimedio; s'addormentarono fin ora sopra un volcano, perdettero favorevoli occasioni di stabilire(10) buoni ordini pel publico vantaggio, abbandonandosi scioccamente al pensiero dal lor pazzo modo di vedere le cose suggerito, che in accordando poi qualche maestrato, più nominale ch'effettivo, quando già i popoli siansi levati a romore, di poterli con simile treccheria in ogni tempo a lor piacimento abbindolare, da tutto il mondo è in oggi quella tattica ben conosciuta, e disprezzata; troppo tardi aspettarono; l'ora fatale del rendimento de' conti, sta, lì, lì, per suonare e se gl'Italiani vogliono agir da uomini, e non come abbietti big
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