Pagina (14/508)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      i orecchiuti animalon da soma, tutti alla sprovvista li coglie, da non potere schivare il giusto castigo dell'esecrande loro nequizie che nella loro partenza da questo mondo consiste; imperciocchè non debbono gl'Italiani a quei mostri mercede alcuna; e sarebbe pur loro delitto(11) di lasciar quelle cagioni di tanti pianti, di tanti disastri, e di tanta infamia, per quel paese, dall'infezione del mostifero loro alito avvelenato, una vita criminale tranquillamente godere.
      La soverchia paura ed il detestabile reo talento di queste belve le mantiene sempre in continua tensione ed attività, e da ciò ch'erano prima della rivoluzione di Francia ben differenti divennero; gemevano è vero in quel tempo sotto il giogo del poter assoluto i popoli(12), ma era quello assai mite; andavano i dominanti dietro agli usi antichi, cui erano pure i sudditi da secoli abituati; era la tirannia di quei tempi figlia del momentaneo capriccio ed il quasi patriarcale sistema del governo, con alquante(13) buone azioni, che mitigavano il dispotismo continuamente la interpolava. Ma quella dopo il congresso di Vienna in Italia stabilita, è senza dubbio una vera tirannia sistematica, estratta da quanto vi era di despotico nelle leggi di Napoleone, alla crudele finezza, che distingueva gli italici governi del medio evo per nostro danno congiunta; tutto quanto sì nella rivoluzione francese, e nella repubblica come negli elementi dell'antica monarchia, e dei vecchi rimasugli della gerarchia romana, nel tempo della tirannia degl'imperatori vantaggioso al potere riconobbero, al governo assoluto sfacciatamente appropriaronlo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Italiani Francia Vienna Italia Napoleone