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      Imperciocchè, sebbene abbia tutto il merito, valore, talento, e capacità immaginabili, nel tirannico sistema della truppa italiana d'oggigiorno inventato per umiliare, disgustare, e spegnere il fuoco, e lo stimolo di grandi talenti, ad altro, che alle pergamene, al raggiro, ed all'opulenza ignorante la via dei gradi superiori non si apre;
      sono quei dieci anni pel disgraziato coscritto, una serie di patimenti, e disgusti; costretto di star sottomesso a' giovani offiziali che per lo più non impararono ad obbedire, che l'amarezza del pane della servitù non conoscono, che la legge col capriccio confondono, e credono i peggiori modi, essere pel buon servizio del loro padrone, i più utili ed i più addattati, come pure a vecchioni imbecilli, dei doveri, e regole della professione delle armi affatto imperiti, che altro di buono e di bello non veggono, se non quanto è vecchio, e comune, e si approfittano della loro lunga esistenza, non meno per disgustare, che per contenere lo slancio dei genj nascenti, sempre da loro (perchè astrette a riconoscerne la superiorità) odiati e perseguitati; quegli stupidi, per mezzo del raggiro, e delle umiliazioni al comando inalzati, esigono con insolenza da' loro inferiori, quel tributo di viltà, e d'adulazioni ch'essi per giungere, a tale e mantenere la presente loro immeritata fortuna, ai superiori pagarono, e pagano. Si trovano in quei reggimenti il figlio dell'onesto artigiano, e quello del possidente, dell'agricoltore, e del negoziante, accozzati, la maggior parte di quelli educati nella semplicità nell'esercizio di una morale virtuosa, suscettibili di fare rapidi progressi nell'istruzione, ed alla necessaria severità della disciplina militare addattarsi; capaci, se fosse un pò di slancio al loro genio permesso, non solo di eguagliare in tutto e per tutto i migliori uffiziali, ma di gran lunga dietro loro lasciarli.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508