Pagina (51/508)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ecco dunque i due problemi che potevano sull'opportunitā del sito; per condurre la nostra guerra, far titubare, del tutto favorevolmente risoluti.
      Ma chč andiamo noi lambiccandoci il cervello pell'idoneitā della superficie d'Italia di mostrare, quando la storia ci fa toccar con mano, che giā in certe parti di quella, tal sorta di guerra ad un dipresso si sostenne; di fatti non vediamo noi quei Liguri (come intrepidi e feroci dalle antiche cronache non meno, che da Polibio descritti, non mai sommessi ai Tirreni(46) padroni di quasi tutta l'Italia, nč dai Galli tanto bellicosi soggiogati) avere per ottant'anni continui, col metodo da noi indicato, alla formidabile possanza dei Romani, padroni dell'antica Italia, della Sicilia, d'una parte della Spagna, e delle Gallie ostinatamente resistito? E dove mai fecero tal resistenza? dove si trova un tanto idoneo territorio, per favorire coll'asprezza sua un pugno di valenti, contro i gloriosi eserciti vincitori del mondo? Non sarā certamente a rinvenirsi fuori d'Italia; ecco gli Appennini e i ligustici monti, che ancora fanci dell'antica gloria genovese sovvenire, lo stato dei quali tutta quell'estensione di terreno comprendeva, tra il Pō e l'Appennino esistente; i Genovesi sugl'Appennini, nella parte denominata Lunigiana, e nella Liguria occidentale, in oggi riviera di ponente, sempre in guerra, quasi alla da noi proposta, eguale, con vigore, e successo mantenevansi: tal popolo, dice Tito Livio(47), al libro trentanove, capitolo primo, era un nemico lesto, ed attivo, che si trovava a tempo, dovunque, che non lasciava ai Romani, nč riposo, nč sicurezza(48): e Strabone pure, al libro quinto, osserva, che avevano poca cavalleria, ch'erano buoni soldati armati gravemente, ma sopratutto eccellenti alla leggiera: infatti, quegli ottimi valorosi guerrieri, favoriti dalle loro montagnose situazioni, erano dai pių numerosi eserciti tanto temuti, che appena osavano quelli ai loro paesi avvicinarsi; e pervenne pur anche, la Lunigiana a liberarsi, nell'undecimo secolo dai Barbari, che nella generale invasione d'Italia avevanla soggiogata; i sanniti, attuali abbruzzesi, che tanto nei tempi antichi diedero che fare ai Romani; i Calabresi che nei moderni per molti anni dell'immensa forza del sorgente impero francese, si fecero beffe, oltre tanti, e tanti altri esempi che ancora citar potremmo, tutti l'idoneitā del nostro territorio(49), alla guerra di che teniamo ragionamento, assai chiaro confermano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Italia Liguri Polibio Tirreni Italia Galli Romani Italia Sicilia Spagna Gallie Italia Appennini Appennino Genovesi Appennini Lunigiana Liguria Tito Livio Romani Strabone Lunigiana Barbari Italia Romani Calabresi