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      Ecco dunque spiegato qual debba essere l'onore del volontario della patria, alle massime del quale dovrà i suoi procedimenti addattare, s'egli è veramente, la liberazione del suo paese, di ottenere desideroso.
     
     
     
      CAPITOLO IV.
     
      ORDINAMENTO SEGRETO PREPARATORIO ALLA GUERRA D'INSURREZIONE PER BANDE.
     
      COSPIRAZIONE.
     
      Il mezzo più efficace, e decisivo, per un tirannico governo cui la pubblica opinione sia contraria, rovinare, quello certamente delle leghe cittadine si è, per via delle quali concordemente operando, gli amici della patria agevolmente, ed in poco tempo possono il loro fine ottenere. La lega cattolica, la setta degli Ugonotti; la lega de' politici, furono quelle, che le guerre civili di Francia sulla fine del secolo 1500 suscitarono, e mantennero; la lega degli Svizzeri, quella fù che dall'oppressione austriaca gli liberò, la lega dei Pitocchi, dei Guidoni, di Brilla, quella che nei Paesi Bassi, il primo crollo diede alla potenza spagnuola, finalmente il Tugen-bund, nella Magna nel 1812 fù quello che franse l'impero di Napoleone e mandollo quindi in precipizio. Tutti i popoli dunque, che mossi da sentimenti generosi hanno voluto il despotismo, che gli opprimeva, dalla loro patria stirpare, ebbero a tali leghe ricorso; ma chi alle sette publiche, chi alle congreghe segrete si rivolse; alle publiche coloro i quali sotto un governo vivevano, che sebbene tiranno, le riunioni di cittadini, però non vietava, ed alla facoltà di parlare, e scrivere non metteva grande intoppo; alle segrete, quei popoli ricorsero, cui come agl'Italiani ogni esercizio delle facoltà intelletuali era vietato, ed altro diritto che di una semplice vegetazione fra il timore, e disagi, non godevano; dei primi, furono i presbiteriani inglesi nel tempo di Carlo primo, quando questi spinto, e principalmente diretto dal suo favorito Buckingam introducendo il governo(78) assoluto, ed il cattolicismo favoregiando, di conculcare la magna carta, e la religione riformata sovvertire, tentava, furono le confederazioni in Polonia contro i tre invasori limitrofi, i quali posto il diritto delle genti in non cale, a rapirgli la independenza, e la libertà, armata mano si portarono, e ciascuno quindi una conveniente porzione del suo territorio appropriatasi, fecero in tal modo un popolo guerriero ed innocente dal numero delle nazioni europee scancellare; e se a respingere quei ladri, non fecero le confederazioni buona prova, d'altra origine ciò non provenne, se non dall'essere quelle anzicchè popolari, ad all'universalità de' cittadini estese, ai soli nobili circoscritte; e se furono i loro sforzi contro quei tre possenti nemici, infruttuosi, ne fù la lentezza ed inazione dei capi, la precipua cagione; perciocchè dall'opportunità, che già loro erasi affacciata, ed ancora stavano ad aspettare, a tempo, il minimo profitto di trarne non si accinsero; ciò che non ispirò confidenza agli amici, nè timore ai nemici, e fece loro il tempo favorevole per agire, trasandare(79). I figliuoli della libertà in America, coi loro sforzi, e con la loro attività, abbenchè popolo coloniale, generalmente non creduto atto all'armi, povero, disarmato, e mancante di molte risorse necessarie alla guerra, pure dal giogo di quella che si titolava la madre patria a sottrarsi pervennero, ed a rendersi la nazione più libera del(80) mondo, con somma gloria riescirono.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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