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      Gli esempi che ci offre la storia dal tempo di Brenno, fino a Napoleone inclusivamente, tutti tendono a provarci, essere sempre stati i Francesi nemici d'Italia, ed averla, ogni qualvolta, libertà, ed independenza le promisero, solennemente ingannata con la prava intenzione di appropriarsene il dominio, al primo acconcio momento. Ma il nemico il più dichiarato, come il più pesante, il più funesto ed abbomenevole, si è l'Austria, che coi puzzolenti suoi stipendiati automi, e con la sua virulenta influenza per mezzo benanco di spurj figli d'Italia, quella barbaramente malmena, e con dispregio calpesta. Il nemico quello è, il più accanito, il più ributtante che ci tiene sotto ferreo giogo, all'estirpazione del quale, con la forza e con l'astuzia, trovasi ogni buon italiano, tenuto. Perchè sebbene siano l'Inghilterra, e la Francia naturali nemiche d'Italia, possono alcune volte per la loro posizione politica, (e siccome d'altronde sono più, o meno rette da libere istituzioni, e sulle ministeriali operazioni ha la publica opinione, forte influenza), possono, non diciamo, proteggere, e sostenere, ma soltanto, ad essere, senza immischiarsi del voto nazionale, i loro gabinetti trascinati l'espurgazione della bella Italia dagl'immondi animali, che la infettano, a pazientemente tollerare. L'Austria, che colla forza e cogli inganni, vuole a dispetto degl'Italiani tener la nostra penisola schiacciata, oppressa, ed avvilita, devesi per l'attual età, vera, e principale nostra nemica riputare, ed al più presto energicamente combattere.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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