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      Dalle parti laterali dei fiumi, e canali si apriranno dei grandi sfogatoi, affinchè colla diversione delle loro acque allaghino la pianura dove intende l'avversario posarsi, se di rimanere in quei pantani ostinatamente s'incapriccia, ne ricava la maggior molestia, e l'aria mefitica che deve di corto l'allagamento seguire, perniciose malattie, e quindi la morte gli cagioni! Su di tutta la superficie della penisola italiana, questa cosa è ad operarsi facilissima, essendo la stessa ad ogni passo da fiumi, e canali, attraversata. I ponti che potrebbero facilitare al nemico il passaggio delle acque, si faranno saltare in aria, si distruggeranno i molini ed i forni; si avveleneranno i pozzi, e le fontane, tutte le messi non atte al trasporto, le siepi, e gli alberi, le case sparse per la pianura, e finalmente i villaggi stessi saranno incendiati. Per la qual cosa, sprovvisto il nemico di ogni cosa, tutto all'intorno del punto da lui occupato, sarà costretto di far venire convogli dal suo paese, ed intanto, per la necessità delle vettovaglie obbligato di allungare i raggi dal suo centro strategico, le bande alla maggior possibile distanza dalla sua base, lo attireranno, onde viemmaggiormente l'angolo obbiettivo, tra quelle e la sua truppa rendere acuto, e per tal modo lo porranno nella svantaggiosa posizione di aver le spalle, ed i fianchi scoperti, ed i convogli non assicurati. Laonde ad una precipitosa fuga troverassi obbligato, se non vuole morire di fame, o vedersi ribellare i soldati, ed anche finir per essere avviluppato ed annichilato: "perchè, la fame, dice il conte di Bonneval, alla pag.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Bonneval