In nessuna parte, meglio, che in Italia, puossi per avventura(161) un maggior numero d'armi rinvenire; perciocchè in tanti piccoli stati, in apparenza indipendenti divisa, ciascun re, principe, o duca regnante fabbrica nel proprio stato schioppi, sciabole, etc.; e sempre un gran numero di quelle armi negli arsenali, o magazzeni a bella posta fabbricate conserva, onde essere un maggior numero di truppe, se lo esigessero i tempi, a mettere in armi, apparecchiato. Ora se in una delle città dove quei magazzeni esistono, si facesse un movimento insurrezionale, potrebbesi di subito un gran numero di volontarj provvedere, e quindi delle fabbriche prendendo possesso, mai più le armi sarebbero ai difensori del paese per mancare. Ma se un movimento popolare della stessa città, delle necessarie armi le bande non fornisce, d'uopo sarà che ai sopraccennati modi ricorrano, ed una volta che alcuni già sieno armati, facilmente potranno il rimanente necessario, dalle mani dei nemici cavare. Sorprendendo alcuni piccoli distaccamenti o guardie francesi, armaronsi le bande spagnuole, per la loro indipendenza acquistare, e le armi in quel modo, di fondamento a tanti corpi, servirono, che quindi furono grandemente esiziali allo straniero. A buon taglio vienci, di qui riferire, come il celebre dottor Giovanni Palarca, medico di Villaluenga, ad armare del tutto la sua banda, che tanto terrore nei Francesi infuse, sia maravigliosamente pervenuto. Pieno d'entusiasmo per la salvezza del suo paese che teneramente amava, già da lungo tempo, il progetto di formare una banda di prodi, che fossero decisi a difenderla fino all'estremo, andava il mentovato dottore ruminando, ma sempre dalla difficoltà di poterla armare, era stato trattenuto.
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