Conchiuderemo dunque essere da mettersi in questa guerra in uso lo schioppo, la fromba, la balestra, il dardo, il mazzafrusto, la spingarda, il falconetto, l'obice, il cannone, le pistole come arme di getto, la bajonetta, picca lancia, spadancia, spada, sciabola, vangone, falce, falciuola, bicciacuto, ronca, mazza, scure, bidente, tridente, spiedo, stanga di ferro, ed anche pugnale, coltello, squarcina come armi da presso; ciascuna delle quali a piedi ed a cavallo come sarà più adattata, e conveniente, dovrà essere con destrezza, maneggiata.
Dopo aver di quali armi si possa far uso in questa guerra, esposto, a parlare sul modo di vestire dei volontarj, passeremo. Le più delle bande in Ispagna, avevano divise a capriccio dei condottieri, oppure delle dame, dei frati o delle monache condizionate; imperciocchè(168) il più delle volte successe, che le signore di Madrid, di Cadice o di qualche altra città, esse stesse pei difensori della patria le assise acconciavano; il panno coi propri fondi procuravano, e colle delicate loro mani lo tagliavano e cucivano. Altre volte erano queste da un convento di frati, o di monache, provvedute, e venivano quei volontarj, secondo il gusto del donatore, vestiti. Altre bande entravano in campo senza divisa, e con quelle dei nemici da loro spogliati, facendole qualche piccola variazione, quindi si vestivano. Finalmente molte le solite vesti contadinesche non mutavano, ed erano molto più delle altre, sicure, perchè in una ritirata precipitosa, in un premeditato scioglimento momentaneo, potevano facilmente le loro armi in qualche siepe, o solco, o ammasso di rovine nascondere, ed in mezzo alle file dei nemici senza essere scoperti, ed ammazzati, tranquillamente passare.
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Ispagna Madrid Cadice
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