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      Alla patria sola, e dopo l'acquisto di una stabilità certa, per ogni ragione, il diritto di rimunerare colui che con tutte sue forze, diede mano a portarla in quello stato, esclusivamente appartiene; e neppure dovrebbe da un vero Italiano, spinto da alti, e sublimi patrii sentimenti, venir tal guiderdone ricercato, perchè, l'essere al felice istante della liberazione della patria, ed allo stabilimento della sua felicità, scopo unico delle sue azioni, colmo de' suoi desiderii, finalmente pervenuto, dovrebb'egli come ampio rimeritamento alle sue fatiche, alle sue veglie, ai suoi patimenti, considerare. Solo ai tiranni conviene di ben pagare i loro sicarj, perchè di quelli si servono, per dare, ai loro pravi progetti esecuzione, e mandar innanzi la ributtante loro tirannia; per estendere le frontiere dei loro stati, per soddisfare ai loro capricci; per sostenersi eguali agli altri tiranni. Debbono perciò in colui che per loro, ad impugnare le armi, ed arrischiare la propria vita si destina, un interesse(188) artificiale, necessariamente creare. Laonde promovono nella truppa, lo sfoggio, la lussuria, il lusso, ed ogni spezie in somma di vizj, affinchè per soddisfarli, abbia il soldato bisogno di danaro, dal quale dipenda, e pel quale venda la sua persona. Ed ecco in tal modo per le nequitosissime tiranniche arti, la più onorevole, non men, che utile, la più luminosa professione, in un mestiere disonesto, vile, e quasi ridicolo trasformata. Infatti, chi può senza sentirsi movere al riso, osservare gli attuali militari in moda attillati e con vestiti sì fattamente cincischiati, che tutt'altro pajono, che guerrieri?


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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