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      No; non mai dovranno quei fondi, essere risparmiati, ma bensì del tutto esauriti, prima di cominciare a servirsi degli altri già di sopra menzionati, e specialmente di quelli(191) dei particolari.
      Fin dal tempo di Abramo, già eranvi rigorosissime regole per la divisione del bottino stabilite; e sono in vero necessarissime per evitare i gravi danni che potrebbero essere dalle querele sopra i lesi interessi, cagionati. Per tanto un'equità incontrastabile non meno, che il disinteresse(192) il più generoso, debbono, presiedere al compartimento sì delle prese fatte sopra del nemico, quanto sù di qualunque altra utilità che possa nelle mani de' patrioti, cadere. Terrà il condottiero, la mente alle seguenti regole indispensabili, continuamente rivolta, e che il primo, eseguirà, tenendo dura la mano alla esattissima loro esecuzione, se vuole avere i volontarj, che sotto i suoi ordini combattono, affezionati alla sua persona, se da quelli vuol esigere uno stoico disprezzo delle fatiche, un coraggio robusto, e continuato, ed in fine se vuole nella gloriosa impresa del gran progetto, riescire.
      1° Ogni qual volta si perverrà a far bottino, dovrà questo essere, tutto in un luogo, ammontichiato, per essere compartito regolarmente.
      2° Non si potrà cominciare ad occuparsi del bottino, fino a che il combattimento non sia finito, e compiutamente deciso.
      3° Riuniti i volontarj per la ripartizione, dovrà ciascuno individualmente giurare di non aver nascosto, nè deviato nulla della presa, ma di aver tutto nella massa comune sinceramente versato, e se mai per caso, uno venisse di falso giuramento, convinto, dovrà immantinenti(193) essere messo a morte.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Abramo Riuniti