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      Crediamo, allora doversi vilissima, e vituperosissima cosa, reputare. Ma siamo non per tanto da forti argomenti persuasi essere la spiagione anzicchè degna di biasimo, al sommo commendevole e meriti magnifico guiderdone, colui che col fine di liberare l'Italia da' suoi oppressori, e renderla unita, libera, ed independente, a quel dilicatissimo impiego, con deciso animo, metta la sua opera; ed all'avviso dei già citati popoli, che quella come azione, altrettanto gloriosa, quando accompagnata era da più grandi pericoli, aveano in conto, per propria convinzione ci uniformiamo. I più distinti e ragguardevoli personaggi di quei tempi, a portarsi fra i nemici, per la spiagione esercitare, volonterosamente offerivansi, e fede ce ne fanno gli antichi autori. Scorgesi dal libro dei giudici, come sia Gedeone sceso nel campo di Madian nella qualità di spia, ed abbia in sì fatto modo, utilità grande all'esercito cui apparteneva, arrecata. Il decimo libro dell'Iliade, pur ci palesa, come Ulisse e Diomede, nel campo de' Trojani furtivamente insinuatisi, abbiano con buon successo alla spiagione atteso, e ci viene dal divino Plutarco, nella vita di Sertorio riferito, che nel principio della sua carriera, quando i Cimbri, e Teutoni avevano invasa(207) la Gallia, di recarsi come spia, nel loro campo, si era quel eroe, di buona voglia offerto; e che di fatti, a ciò destinato, per portare il suo intendimento ad effetto, un'abito dei Galli addossato, nei termini i più comuni della loro lingua, ed i più necessarj per un breve e passaggiero discorso, s'addottrinò, e quindi nella turba nemica inoltratosi, coi Barbari si confuse, e dopo d'aver(208) tutto quanto colà si passava, e progettava, veduto, ed inteso, a Mario ritornò che col premio onorollo, a guiderdonare il valore, ed il coraggio, riserbato.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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