Questa sorta di passionate, immorali, e disoneste persone mai non sarà, che negli eserciti di qualunque nazione sotto qualsivoglia più severa disciplina tenuti, sia per mancare. La sagacità e penetrazione del condottiero, la sua maniera indagatrice e prudente, non meno, che la opportuna distribuzione più o meno abbondante di danaro, faranno sì, che verrà da loro, tutto quanto saranno in istato di scoprire, communicato. Non possonsi tuttavia col titolo di spie costoro qualificare, perchè non per mestiere, ma solo per circostanza o per passione ad operare son mosse, e solo come agenti salariati debbonsi avere, e neppure sarebbe ad un condottiero, conveniente, ai loro detti intiera fede prestare, imperciocchè, siccome gente immorale, che spesse volte sian costoro de' falsi agenti deve prudentemente figurarsi. Eccoci ora per la gradazione del discorso, alla classe delle spie per mestiere, che per lo più, sono servitori di due(211) padroni. E sebbene, come tali, per deficienza di prove, ancor non sieno conosciute, quai doppi spioni però conviene, che prima eziandio di scoprirsi, dal condottiero si suppongono. E se avviene, che come doppie, tali persone si scoprano, debbono essere per le armi, inesorabilmente passate. Converrà dunque al condottiero di tenere ben l'occhio alle pratiche de' suoi agenti salariati, e delle spie, di vedere con chi trattano, e che non vengano i nemici delle sue operazioni e de' suoi veri divisamenti avvertiti, cautamente impedire. La più grande arte, circospezione, e simulazione gli è necessaria.
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