Come si potrebbe, esistendo un corpo numeroso, al necessario sostentamento del soldato, molte volte due o tre giorni di seguito, in luoghi deserti provvedere? Come potrebbero i suoi movimenti avere quella indispensabile rapidità, se il maggior numero dee per sè stesso, maggiori imbarazzi produrre? Come potrebbe il capo di un corpo numeroso, conoscere fino all'ultimo i suoi volontarj, chiamarli per loro nome, e con loro tenere una franca, ma dignitosa familiarità, nella guerra per bande indispensabile? In nessun modo. Ella è dunque cosa chiara, che se hanno le bande ad essere utili, se debbono i loro movimenti essere pronti, conviene, che vengano da un'esiguo numero di volontarj composte.
Stabilito, che il numero de' volontarj componenti le bande, debba necessariamente essere ristretto, passeremo all'ordinamento di quelle, che dev'essere semplice. Ogni banda avrà un condottiero, sotto gli ordini del quale, pel corso di tutta la guerra, dovrà rimanere. Sarà questi o una persona d'influenza, che, riuniti varj de' suoi amici, prenda il campo, ed allora ne sarà naturalmente il condottiero; oppure sarà eletto dalla riunione di parecchi amici, che tutti di comune accordo, senza agire per via d'influenza d'alcuno, solamente per salvare la patria, prendano le armi, e verrà all'assoluta maggiorità dei voti, nominato. Le funzioni, e titolo di condottiero non appartengono ad un grado, ma non sono propriamente, che una qualità, per la quale, trovasi a tutta quella gente riunita, superiore, e vale come quella di comandante accidentale che maggiore, o minor grado possiede, secondo il maggiore, o minor numero di combattenti cui comanda.
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