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      Così trasse dai servigi degli uni, profitto, allucinò gli altri, mantenendoli nell'inerzia, ed ingannò i perfidi decisi, che nello stesso laccio teso da loro a suo danno, fece ingegnosamente cadere. Perlocchè i Francesi, fattisi, per la riconosciuta falsità dei loro avvisi, a credere di essere stati da quelli a bella posta ingannati, ne fecero alcuni, come delinquenti, archibugiare. Gli stessi uffiziali, e soldati d'Escalera, non erano in quei venzette giorni, consapevoli di quanto dovevano all'indomane operare, nè mai essi sapevano, dove si passerebbe la notte, nè dove si sarebbero rinvenute le razioni, ed ignoravano la prossimità del nemico. Escalera, ed il suo secondo in comando, soli erano in tale secreto iniziati, e vi furono delle notti in che, due o tre volte si mutava il campo, collocandosi quasi in mezzo a due corpi nemici, che all'albeggiar del giorno seguente, in direzione interamente opposta, per attaccarlo, avviavansi. La diffidenza perfino de' suoi stessi partigiani, è assolutamente indispensabile. Ed in fatti si valsero i Francesi nella guerra dell'indipendenza, di alcuni infami Spagnuoli, che fecero arrolare nelle(249) bande nemiche, tanto per servirsene come spie, quanto per cogliere le favorevoli occasioni, onde i principali condottieri di quelle, proditoriamente assassinare. Per buona ventura, in sì fatta guerra, siccome l'entusiasmo politico, e religioso, camminavano uniti, pochissimi s'incontrarono, che ad un tale infame servigio si prestassero, e quei pochissimi furono per l'ordinario scoperti, come accadde a quelli, che nelle bande di Palarca, dell'Empecinado e di Ventura Ximenes, con tal pravo intendimento s'arrolarono.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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