Art. 4°. Il condottiero di banda deve avere un'esatta conoscenza del paese, che scelga per le sue operazioni, e di tutte le risorse di quello.
Impossibile cosa sarebbe ad una banda, con successo, ed utilità guerreggiare, nè potrebbe dalla certezza di essere ben presto sconfitta, esimersi, se il suo condottiero mancasse della conoscenza pratica del paese, che deve percorrere. Debbono i cammini, viottoli, andirivieni, fiumi, guadi, monti, boschi, selve, caverne, antri, etc., essere il continuo oggetto delle sue osservazioni. Ma siccome non mai, od almeno solo rarissime volte, egli è possibile che un sol'uomo, sia di tutte le suddette particolarità bene istruito, così essenziali in un terreno spazioso, com'egli è indispensabile che sia quello dove puossi una banda ad operare, sarà cosa conveniente, che seco il condottiero tenga due, o tre partigiani onorati, natii, e pratici del paese nel quale egli vuol far la guerra, affinchè possano anche in oscurissima notte, per la buona via dirizzarlo. Debbono questi essere da lui ottimamente trattati, e predistinti; se la cosa è possibile, e se la loro volontà non vi si oppone, debbono far parte della guardia famigliare del condottiero, che sempre li terrà al suo lato, dispensandoli da ogni servizio, che non sia di questa natura, o di quello di guide, nel quale ultimo, saranno più chè non si pensa, occupati, e da essi sarà la salvezza della truppa, talvolta, per dipendere. Qualunque sia la conoscenza del suo dovere, e del terreno, che possa avere un condottiero, gli sarà sempre d'uopo di valersi di questi ausiliarj subalterni.
| |
|