Il prode Empecinado che, durante una lunga carriera di coraggiose imprese, alla testa della sua banda, è considerato, d'avere maggior perdita numerica, ai Francesi cagionata, di quella ch'abbiano essi in Talavera, od in qualunque altra battaglia che nella penisola ebbe luogo, sofferta; Empecinado non operava mai, se non aveva molte delle suddette guide volontarie con sè, e col loro mezzo, egli potè, Giuseppe Bonaparte sì(250) fattamente molestare, che per poco della sua reale persona non impadronissi. Imperciocchè, andato quegli col generale Belliard, ed una festevole brigata di dame della corte, in allegro stravizzo all'Alameda, sei miglia distante da Madrid sul cammino di Guadalaxara, tosto ch'erasi coi convitati assiso a tavola, per delicatissimi cibi assaporare, avvertito dell'avvicinarsi dell'Empecinado, dovette alzarsi, ed a briglia sciolta dal suddetto strettamente inseguito, alla protezione del presidio di Madrid, tremante rifuggire. Il condottiero impadronitosi al ritorno, dell'imbandita mensa, alle spalle del monarca invasore allegramente gozzovigliò. Il famoso medico Palarca, condottiero, non meno di quello, sagace e valoroso, seco ebbe sempre tre o quattro di quelle guide che come sue ordinanze perpetue, o per meglio dire, come amici, o fratelli, in principio teneva, e quindi in premio della loro fedeltà, ed utilissimi servigj, fece uffiziali. Erasi Palarca proposto di far la guerra nelle vicinanze di Madrid. Epperciò più particolarmente, alla sua banda, l'attenzione del nemico attirata; non si stancava il Francese di perseguitarlo tenacemente con grandi forze, in modo che ben sovente viddesi, fino la guardia reale di Giuseppe, in movimento, per discacciarlo.
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