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      Ridotto alcune volte ad un ristretto spazio, circondato da una parte dal Tago tanto gonfio allora da non potersi guadare, e dall'altra dal nemico, che già contava sopra un sicuro trionfo, egli col soccorso delle guide, per non calcolati andirivieni, che facilitavano il suo passaggio, in mezzo al nemico, senza essere veduto, a guizzargli di mano perveniva e quindi da lì a poco, burlandosi dell'avversario, alle porte di Madrid tornava baldanzosamente a comparire. Quanti felici successi non dovett'egli, alle sue precauzioni, ed alla conoscenza del paese, che aveano, le guide, ed i confidenti! Senza di ciò, come avrebb'egli potuto ammazzare varj uffiziali francesi, e prenderne altri prigionieri nell'istesso Prado, delizioso passeggio dentro la città di Madrid, e mettere varie volte, nella villa reale, la persona, e corteggio di Giuseppe, in confusione, e pericolo?.... In breve, questa pratica conoscenza del paese, che devesi dalle bande in una insurrezione nazionale, necessariamente possedere, postocchè il terreno, dove devesi operare, viene da loro stabilito, e per l'ordinario è sempre quello dove sono nati, e cresciuti gl'individui che le compongono, lor dà un vantaggio capace di far fronte, a quanti mezzi superiori, un nemico, sia paesano, o forestiero, possa con la sua disciplina, e tattica opporre. Siffatta conoscenza presenta alle bande l'occasione di portare danno al nemico senza grande rischio; lor dà una incredibile facilità di evitare i suoi attacchi; mette il condottiero al caso di eleggere le opportunità, di vincere con vantaggio, e sicurezza, e di evitare qualunque incontro non a proposito; e finalmente gl'infallibili mezzi facilita, onde a poco a poco, ed alla spartita, sterminarlo.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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