DIFESA ED ATTACCHI DI CONVOGLI. - IMBOSCATE.
Una delle più frequenti dilicate operazioni d'un condottiero in questa guerra, quella si è certamente della difesa dei convogli, e loro introduzione nelle piazze, che di già, in favore della patria, si sono dichiarate, non meno che l'attacco di quelli del nemico, questo, il miglior modo essendo, per fargli patir la fame, ed alla ritirata indurlo ed a morire.
Un comandante dunque di convoglio, terrà sempre la sua truppa in cinque distinte porzioni divisa, una delle quali sarà di antiguardo, l'altra di retroguardo, la terza di scorta al centro, la quarta di perlustratori, e scorridori, la quinta di riserva, ed ogni frazione, comandata da un uffiziale intelligente ed ardito. Sarà il convoglio, composto di bestie di soma, o di carri, o di ambidue. Nel primo modo, arriverà più leggiero, arriverà più presto, e sarà meno difficile con quello, di schivar il nemico. Il secondo e terzo modo sono più imbarazzanti, meno facili a nascondersi, ma possono i carri servire allo stesso convoglio, di riparo e difesa. Se viene attaccato sulla strada, il distaccamento della parte, dove cominciò l'attacco, si difenderà, e se si scorge, che quello sia reale, e non falso, accorrerà tostamente in ajuto, la riserva, la quale, impavida resisterà al vivissimo fuoco del nemico, che respingerà alla bajonetta, ma non inseguirà, ed in quel mentre dovrà, il convoglio, il suo cammino continuare. Se sarà possibile al convoglio di carri, essendo attaccato, d'entrare in qualche aja circondata da muri, in qualche cortile, od almeno in qualche spazio quadrato, fuori mano dalla strada, si collocheranno i carri in tondo, gli uni, accanto e contro, gli altri, col timone in fuori, lasciandosi una sola apertura coperta da un carro situato per traverso nell'interno a cavaliere, e fatta salire sopra de' carri, la truppa del centro, la riserva in battaglia, dentro; l'antiguardo e retroguardo uniti, schierati al difuori, ed i corridori sulla fronte, e sulle ale, aspetteranno e respingeranno l'attacco.
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