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      Altri molti modi esistono di difesa, e di scorta, la conoscenza(283) de' quali ricavar potrassi dallo studio dei numerosi autori d'arte militari, che di questa materia diffusamente trattarono. E noi ci limiteremo ad accennare la commendevole maniera, colla quale Don Giuliano Sanchez introdusse un convoglio di vettovaglie, e munizioni nella piazza di Ciudad Rodrigo, nell'anno 1811. Presentatosi quel capo alla testa di dugento lancieri nel piano in fronte al nemico, sulle cui linee di molto più forti, con decisione a tutta prova, e senza indugio slanciossi, le pose in confusione, le ruppe, quindi con tutto il convoglio, entro la piazza valorosamente(284) penetrò. E sebbene abbia dovuto, nella sua ritirata da quella, essere a perdite considerevoli soggetto, impedì non dimeno, che la piazza, per fame soccombesse, e preda del nemico divenisse. Il convoglio dal generale O'Donnel stato nella piazza di Gerona introdotto, che ci viene con tutt'i particolari, dal nostro Vaccani esposto, merita pure da noi una singolare menzione, e potrà sempre ai condottieri, che quell'opera mediteranno, servire di utile ammaestramento.
      Per attaccare un convoglio, sarà pure la forza, in varie porzioni, partita, con una riserva per sostenerle, e corridori per molestarlo da ogni parte. E se le circostanze e il sito lo permetteranno, si dovrà alla fronte, in fianco ed alle spalle, nel punto stesso animosamente assalire, dovranno i scorridori entrare nel centro dei carri, dei muli, etc., e la scorta non meno, che quei carrettieri ad arrendersi renitenti, mettere a morte, e nello stesso mentre, il convoglio spignere nella direzione della riserva generale, alla cui scorta e difesa si dovrà consagrare.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





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