Se si avrà cavalleria, potrà, con sommo vantaggio, essere nelle tre frazioni ripartita. Quella, dopo la prima scarica dei fanti, cadendo con impeto addosso ai difensori del convoglio, a colpi di sciabola, quanti più possa, ne ammazzerà. Nelle relazioni della guerra, con tanta gloria, dal prode Mina, sostenuta, trovansi ad ogni passo delle imboscate da lui tese al nemico, e per l'ordinario sempre con prese frequenti di convogli, e di ricco bottino, felicemente riescite. Tanto erano i Francesi da quella decisa banda di difensori della patria, molestati, che mettevano per distruggerla, ogni mezzo in opera. Per la qual cosa, fu Mina verso la fine di gennajo 1811, circondato da sette mila uomini. Ma quel leone non era già fatto per potersi tanto facilmente trar nella rete. Epperciò la sua prima disposizione fù quella di sparpagliare, secondo il solito, la banda e determinare a' volontarj un punto di riunione. Con quello spirito, che tanto lo rese agli usurpatori del suo paese, formidabile, stabilì quel punto, sui monti immediati e dominanti. Ed avendo colà tutte le difficoltà, superate che un vigilante, e possente nemico gli fece sorgere, vi riunì, Mina, i suoi valorosi compagni. Ei sempre si trovava da tutte le parti circondato, non vi era un punto ch'egli potesse occupare senza essere subitamente assalito, nè in quello rimanere in posizione e difendersi. Due mila uomini uscirono di Pamplona con una cavalleria in proporzione, per discacciarlo da quei monti. Mina, come quello, che conosceva non esservi altro scampo, che nell'assalire, non li attese; mandò all'istante Gorriz al Carascal, verso la sinistra della città, onde da quella parte, l'attenzione del nemico attirare, con ordine di attaccare qualunque convoglio, o scorta, che per quella strada passasse.
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