In questo mentre, ebbero i Francesi da Vittoria, nuovi rinforzi la guarnigione di Salenas aumentata da una parte della guarnigione di Mondragon, e da tutt'i punti circostanti delle vicinanze, si dimostrava di bel nuovo in attitudine offensiva. Mina, con gagliardìa sostenne la pugna ed ottenne di vincere la battaglia; durò cinque intere ore, senza intervallo. Non avevano gli Spagnuoli, dalle dieci del mattino del giorno antecedente, nè bevuto, nè mangiato, e pensò il condottiero essere cosa giudiziosa di assicurare quanto aveva guadagnato, piuttosto che ad una gloria incerta, quale sarebbe stata quella della loro completa distruzione, correre stoltamente dietro. Per la qual cosa, in un paese chiamato Zalduendo, distante sei ore dal campo di battaglia, col bottino si ritirò. Persero i Francesi l'intiero convoglio, e più di mille uomini, e fra gli uccisi fù rinvenuto un certo Val Buena, per l'addietro ajutante di campo del generale Castannos, il quale, rinegata la fede alla patria, ed entrato al servizio degl'invasori, erasi per le sue crudeli azioni contro de' suoi compatrioti, acquistata una criminosa celebrità. Fù il bottino, doviziosissimo: mise Mina pel publico servizio, una parte del danaro in serbo, e presero i volontarj quanto fù loro dato trovare, e portare. Molti se ne viddero, tutti curvati sotto il peso di un carico d'oro, frutto della rapacità straniera, e dei saccheggi, che i nemici, d'apportare nella loro patria, s'affrettavano.
Dalla desposizione del modo di procedere di Mina, ai casi e situazioni differenti, adattandola, potrà il condottiero, una giusta idea formarsi, del modo con cui si debbano i convogli attaccare, e delle precauzioni necessarie per la buona riescita degli agguati, od imboscate, per le quali, gran segreto, somma prudenza, ed un ben diretto ardore, continuamente in questa guerra si esigono.
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