Viddesi fra quei difensori, un canuto cittadino d'oltre ottant'anni con venerabile aspetto, situato con le spalle al monte, che ad ogni archibugiata, un nemico del suo paese trucidava, e seguiva in quel modo, riparato dai nemici. Ma alcuni Bavaresi, s'arrampicarono alla sommità della rupe e da sopra, per assalirlo si calarono. Tostocchè quello conobbe non essergli più via di scampo, proruppe(293) in un grido terribile, e con altere parole, i due invasori che si avvicinavano, provocò, quindi coll'ultimo suo tiro di schioppo, il primo di loro stese immediatamente a suoi piedi, ed avventandosi poscia contro al secondo, a metà del corpo strettamente abbracciollo. Valendosi il soldato della libertà delle braccia, forte il percoteva, ma il rispettabile vecchio all'orlo dell'orrido dirupo, invocato il nome di Dio, seco il nemico trascinando, disperatamente nel profondo sbalzossi, e viddersi ambedue giù nell'abisso precipitare. Tostocchè fù l'intiera colonna nello stretto inoltrata, una risonante voce dalla cima d'altissima rupe laterale, pronunziò le seguenti parole: "È opportuno il momento? Debbo io tagliare?" Cui, dalla vetta dell'altro lato fù in tuono imperativo e forte, tostamente risposto: "Sì: subito; periscano gl'infami!" A queste tremende e sconosciute voci, le schiere nemiche a darne immediato avviso al generale spedirono alcuno, ma troppo era tardi! In quello stesso punto, fra le universali grida di tutt'i Tirolesi in quelle scoscese creste collocati, sassi, pietre, tronchi d'alberi, grossi massi staccati di roccia(294), etc., furono, con orrendo principizio, dalle vette, per tutto il lungo delle strette dov'era chiuso il nemico, lasciati cadere, che nel profondo piombando, in modo spaventevole, più di sei milla Bavaresi, Francesi e Sassoni, rimasero da tanto improvvisa, ed orrenda difesa, interamente schiacciati.
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