Tutte le feritoie non occupate, dovransi accuratamente turare. Tosto che giungerà il nemico, vicino alla casa, dalle finestre superiori, dal tetto, dai merli, se ve ne sono, da tutti gli appartamenti dominanti, se gli farà cadere un diluvio di cenere infuocata, calce viva bagnata al momento, acqua bollente, sassi, travi con punte di chiodi sporgenti, canestri pieni di pietre etc., violentemente addosso. E se malgrado tutto ciò, e la resistenza fatta alle porte, alle barriere etc., il nemico entrerà nella casa, i volontarj combatteranno nelle camere al piano terreno, e quando non potranno più resistere, unitamente alla riserva, retrocederanno alla porta di un'altra, ove, alla forza che in quella trovano, uniti, al nemico il varco disputeranno, mentre quelli del piano superiore, per moltissimi buchi, nel pavimento formati, scaricheranno sul capo dei nemici, continuo fuoco, faranno piovere per quei fori, piombo fuso, faranno cadere, copia soprabbondevole d'acqua bollente, di cenere infuocata, di carboni accesi, e nello stesso tempo, dalle feritoie delle adiacenti camere, pei lati, un ben nutrito fuoco incrocichiando, recheranlo in breve tempo all'esterminio. Ma se malgrado tali sforzi, il nemico rimanesse superiore, la truppa, per mezzo di scale a mano, che avrà nell'ultima camera del piano attaccato, poste a quel di sopra, vi si raccoglierà ed una volta, saliti tutt'i combattenti, tireransi sopra, le scale, onde non se ne possa l'avversario servire, non dovendosi dubitare che prima dell'ingresso dell'assalitore, si sarà posto il pensiero a rendere, rovinandole, le scale della casa, impraticabili.
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