Mettonsi tutt'i Polacchi nella maggior confusione, corrono alle finestre, ma chiunque da quelle, con isveltezza, tosto non fugge, viene a gambe levate, nella strada precipitato, o cade inesorabilmente al suolo, trafitto. Così dopo pochi minuti un solo inimico vivente più non è possibile in tutta la casa, rinvenire. Tentarono i Polacchi un secondo assalto, che non ebbe un migliore successo, e furono di bel nuovo a ritirarsi costretti. Quindi, a tenere la casa fino allo spuntar del giorno in istretto blocco, si determinarono. Guari non tardò il maresciallo a comprendere il loro disegno, e mentre medita sul miglior modo di fuggire, un uffiziale gli si presenta per intimargli la resa, con minaccia di tosto, in caso di rifiuto, la locanda non solo, ma l'intiero villaggio abbruciare. Ordina egli con dignitoso contegno, allo straniero messo, di subitamente ritirarsi, quegli con baldanza rifiuta, il maresciallo ciba la pistola,... la imposta... spara lo coglie al corpo, e cade il parlamentario, sul luogo, ammazzato. Mandano, senza indugio, i Polacchi un frate Domenicano d'una seconda intimazione incaricato, e non appena sta egli per aprir la bocca, che un'altro ben aggiustato tiro, esangue al suolo, ad un tratto, lo stende. Riunisce tosto, dopo di ciò, il maresciallo, tutta la sua gente e così prende ad esortarla. Ben voi conoscete, o compagni, che ormai alcuna speranza di aver quartiere, non deve in noi più esistere, sola, per nostra salvezza, la spada rimanci, onde un varco, per mezzo delle file nemiche, alle nostre persone di
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