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      Così seguita il citato scrittore:
      Pervennero in quel giorno i bellicosi Manresani, e gli abitanti dei vicini monti, e paesi a liberarsi dalla presenza del nemico, avviluppandolo, e assalendolo alla rinfusa in siti ad esso ignoti." L'intera popolazione italiana essendo dall'ardente, e sacrosanto fuoco dell'amor della patria, d'alto coraggio accalorata; giunto il momento creduto favorevole, tutti gl'individui alla cooperazione del sublime progetto di renderla una, independente e libera, fervorosamente si accingeranno. Vecchi, giovani, donne, ragazzi, tutti da quel generoso ardore ponderosamente concitati, cercheranno in qualche modo di rendere alla santa causa, valevole servizio, onde poi con ragione darsene vanto all'avvenire, sclamando: "Io fui pur anco alla grand'opra della patria rigenerazione, non disutile cooperatore!" Nessuno in tal momento neghittoso rimane, un vecchio venerando, sebbene per l'età cadente debole e tremante, si occupa non dimeno con entusiasmo, tutti gl'ingredienti per far la polvere da schioppo, a raccogliere nell'angolo del suo focolare. Altro canuto e decrepito ajutato dai ragazzi, stà liquefacendo piombo per formare le palle, onde distruggere i nemici del suo paese, altro pur vedesi tutt'occupato ad affilare i pugnali pei figli che si preparano a portarsi al campo, e le armi vecchie della casa, gli schioppi, tromboni, sciabole, spade, e coltelli pulisce dalla ruggine, ed in buono stato ripone. Un'altro forma lancie, picche, ed a ferrare un grosso e noderuto bastone, onde renderlo atto a servire di massa, è con tutt'i pensieri affaccendato.


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Della guerra nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia
di Carlo Bianco di St. Jorioz
1830 pagine 508

   





Manresani