Noi adempimmo ad un santissimo dover cittadino, voi miserabili pagate il fio di esser entrati in un paese che non vi appartiene: Viva la patria!" Ciò detto, alquanto stette immobile, senz'alcuna cosa più dire, ma scossasi quindi, corse al collo dell'amatissima figlia e sopra un soffice canapè sdrajatesi, stringendosi vicendevolmente(369) al seno amendue, baciandosi avvinchiate, in un coi cinque ospiti stranieri, con santo coraggio serenamente spirarono.
Qual singolar esempio d'animo eroico e ben rara virtù, sarà parimenti la bellissima e forte Tirolese contessa di Sternbach in eterno stimata. Videsi quella sorprendente donna, durante il corso della guerra, nelle file degl'insorti suoi compatrioti, ed in allora commilitoni, collo schioppo a traccolla, nudo l'acciaro balenandole in mano, fare alla testa d'una eletta schiera incredibili prodigj di valore, correre alla carica contro al nemico, disperatamente assalirlo e compiutamente fugarlo, mostrarsi pure di tanto in tanto, ora sopra una vetta ora sull'altra, guidando uno scelto stuolo di donzelle tra di loro in bellezza, virtù, coraggio, ed amor di patria gareggianti, e da boschi, cespugli, siepi e macchie fuori della vista del nemico, con tiri ben aggiustati, senza posa molestarlo. E non poche volte di quel modo leggiero di combattere non contente, mosse dalla piena del loro cuore, e dal dolore inasprite, in linea viddersi l'abborrito nemico affrontare; finchè dovettero nell'infausto, ma ognor memorabile combattimento di Brixen, alla superiorità numerica della forza francese malavventuratamente soggiacere, dalla quale fù per mezzo della perfidia Austriaca, il Tirolo da tutte le parti invaso, ed i suoi difensori all'improvviso circondati.
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